Una delle domande più frequenti che vengono rivolte al nostro studio è quella relativa alla scelta tra le diverse forme con le quali realizzare operazioni speculative sul mercato immobiliare.
In questo articolo tralasceremo le attività di costruzione di immobili e quelle relative al puro godimento degli stessi, per focalizzarci sull’attività di acquisto, ristrutturazione e vendita dei beni immobili al fine di trarne profitto.
Le principali modalità con le quali operare sono:
- impresa individuale;
- società di persone;
- società di capitali.
E’ escluso operare da privato in quanto si rischia, tra le altre cose, l’accertamento fiscale per attività di impresa, per scongiurare il quale è quanto mai opportuno rivolgersi ad uno specialista.
I criteri in base ai quali scegliere tra le tre suddette forme sono:
- quante operazioni annue si effettuano;
- se si opera da soli o con altre persone;
- se con mezzi propri o anche di terzi;
- l’importo medio delle operazioni;
- la propria vulnerabilità patrimoniale;
- le future prospettive di crescita;
- altro.
Per un profilo di investitore medio, che opera da solo, unicamente con mezzi propri, per poche operazioni annue e con basso rischio patrimoniale personale, la scelta adatta potrebbe essere l’impresa individuale. Se a questo profilo si aggiungono più soci, specie da tre in poi, allora la società di persone potrebbe essere la scelta giusta. Se aggiungiamo anche una elevata vulnerabilità patrimoniale personale, allora si potrebbe optare per una società di capitali.
Come si vede la scelta in oggetto è complessa, e solo un’analisi personalizzata può centrare quella giusta, armonizzando tra loro esigenze di redditività e di tutela, nonché di competitività delle future vendite dei propri immobili sul mercato, intercettando la scelta degli acquirenti anche attraverso l’offerta delle migliori soluzioni fiscali al loro acquisto, che ovviamente impattano sul prezzo finale di vendita del bene.